E’ il Merano Wine Festival del 2008.
Ci avvicianiamo con curiosità al banchetto di Vittorio Graziano e le prime parole sono state: «Sono curioso di assaggiare il suo lambrusco, credo di non averne mai assaggiati di buoni, vediamo com’è il suo.»
Risposta: «Visto che sono le 11.00 direi di cominciare da questo che è un rosato di lambrusco che chiamo: “lo smilzo”. E’ giusto per l’orario e da accompagnare alla merenda tipo un bel panino con la mortadella.»
Abbiamo ancora il nitido ricordo di tutti i suoi vini, molto diversi dall’idea tipo del lambrusco moderno che spesso appare addomesticato e rotondo. La completa batteria è fatta di vini freschi, acidi e di grande struttura, con una bevibilità davvero notevole.
Arrivato al mitico lambrusco “Fontana dei Boschi” mi sono permesso di apostrofare il vino come “animale e selvaggio” trattandosi di un vino rustico, di carattere e con sentori che poco si accomunavano ai lambruschi nella mente, sempre molto fruttati, dolci, quasi finti.
La risposta di Vittorio: «Allora vedi che qualche lambrusco buono esiste ancora?!?!?»
Ripa di Brucamante frizz. (vecchie varietà)
Ripa di Sopravento frizz. (trebbiano)
Tarbianaaz V.D.T.(trebbiano vecchie vigne)
Lambrusco rosato Lo Smilzo
Lambrusco Grasparossa I.G.T. Fontana dei Boschi
Sassoscuro V.D.T (vecchie varietà)